Uke: Stel Luca di Mortegliano (UD)

data testimonianza: 
Tuesday, 24 November, 2015

E' un po' complicato presentarsi in due righe ma pazienza, io ci provo!

Sono Luca, ho (ora) 27 anni e sto vivendo una vita che non è la mia! Sono sopravvissuto a un brutto incidente (mortale) automobilistico ma sono ancora qui dar fastidio a tutti! Avevo fatto molti progetti per la "mia vita precedente" che si stanno dimostrando irrealizzabili ma come non detto, vivo alla giornata e sto a vedere cosa mi prospetta il futuro.

ESPERIENZE

Ho deciso di mettere sul blog tutte le nuove esperienze che ho fatto e sto affrontando con tutte le considerazioni che ne nascono perché scrivere mi fa stare bene con me stesso, mi aiuta a rimettere ordine, mette in fila i pensieri. Quindi eccomi di nuovo qua, non potevo non affrontare prima o poi una questione che mi sta molto a cuore e descrivere una pratica che ho da poco iniziato a sperimentare : lo Shiatsu.

Scritta Shiatsu

Per affrontare questo discorso mi sono notevolmente documentato ma ci tengo a sottolineare per prima una cosa per me importante, lo shiatsu prima che una tecnica orientale di auto-guarigione del corpo eccetera eccetera è, secondo il mio punto di vista, un percorso di “guarigione” interno e mentale. Mi spiego meglio, il luogo dove faccio il trattamento è come permeato di una calma e di una pace che lo rendono indipendente da tutto il resto. Fare shiatsu è per me una cosa positiva perché spesso già il solo fatto di doverlo fare e di andare in quel luogo mi fa sorridere di contentezza l'anima indipendentemente se abbia già fato o non ancora il trattamento. Lo shiatsu mi aiuta ad avvicinarmi un po' alla mia parte spirituale e quando penso che ho intrapreso questa “strada” solo per tirare fuori il migliore dagli esiti possibili dopo l'incidente, sorrido e mi dico “Vedi, non tutto il male viene per nuocere!”. Bisogna essere sempre in grado di cogliere il bello in qualsiasi situazione, per quanto brutta possa essere.

Nel documentarmi prima di fare questo post e anche per piacere personale, ho incontrato un articolo che mi ha proprio illuminato sul cos'è lo shiatsu e quale può essere il suo obbiettivo. Eccolo http://www.shiatsugenova.it/articolo1.pdf . Leggere questo articolo mi ha fatto capire soprattutto perché mi faccia così piacere fare shiatsu; inconsapevolmente la mia filosofia di vita si sposa molto bene con la teoria del Do che guida lo shiatsu e a volte addirittura ci si sovrappone.

Il concentrarsi solo e unicamente sul qui e ora senza considerare le possibili implicazioni passate o future di quanto ci capita è si, complicato ma a mio avviso necessario per godere appieno del momento presente e in questo senso vivo “nello sforzo continuo” di riuscirci. Ogni tanto penso che forse mi farebbe piacere per la vita dedicarmi a praticare lo shiatsu ma subito mi rendo conto che questa non sarebbe la strada perfetta per me, preferisco subire lo shiatsu da “paziente” piuttosto che offrirlo come operatore. Questa via non fa per me, quest'indirizzo non è tagliato per me.

Leggendo anche un altro articolo (https://shiatsuafirenze.wordpress.com/gli-articoli-lo-shiatsu-per-ridere) ci sono 2 frasi che mi hanno colpito particolarmente “Scopo fondamentale del lavoro di un operatore shiatsu è di stimolare un cambiamento sia per se stesso che per l’utente “uke”, (colui che riceve in gergo tecnico) attraverso la comprensione, intesa come capacità di ascolto, di se e dell’altro". Leggendo questa frase mi sono finalmente accorto che anch'io sto percorrendo questa via, anche in me sta germinando il seme del cambiamento e la strada sarà molto lunga e difficile ma io voglio percorrerla tutta! Leggere la seconda frase “Una bella risata può cambiare il “Qi” di un ambiente (il Qi è anche l’umore di una persona) liberare energie letargiche, superare un atteggiamento negativo nei confronti di ciò che ci circonda.“ invece mi ha reso esplicito e mi ha fatto capire il perché il luogo in cui faccio shiatsu è permeato da questa “strana” atmosfera.

Porto a questo punto un'ultima considerazione natami leggendo questo https://shiatsuafirenze.wordpress.com/il-mio-shiatsu/ . Ho trovato la frase “Lo shiatsu può creare questo ponte, forse fugace, forse illusorio, ma se anche in un istante quel sentimento lo si coglie e riusciamo a farlo cogliere, ecco il più bello dei miracoli…“ ho capito che anche per me l'essere sottoposto ad un trattamento shiatsu ha quel senso, anche secondo me la sensazione è molto simile a quella di qualcuno che sta attraversando un “ponte”. Quando mi rileggo questa frase sorrido e penso “Ecco, non sono miracolato solo perché sono ancora vivo ma soprattutto perché anch'io provo quelle emozioni e sento quelle sensazioni.”. Muoversi dal sé esteriore a quello interiore sì, è un percorso complesso e per certi versi rischioso ma io credo di volerlo fare perché penso sia giusto farlo.

Ho scritto abbastanza sul argomento e avrei anche potuto dilungarmi di più (non è detto che in un prossimo futuro non lo faccia) ma per adesso vi risparmio ;)